Aggiornato da: L. Lanceri, 01-Mar-2006 |
Commissione didattica
(composizione provvisoria, in via di aggiornamento):
prof. L. Lanceri (Fisica), prof. M. Mezzetti (Astr.), prof. S. Modesti (Fisica), prof. D. Treleani (Fisica Teorica).
Dottorandi XX Ciclo:
Alexandro Saro,
Benedetto Di Ruzza,
Carlos Eduardo Viol Barbosa,
Edoardo Colavitti,
Emanuela Carleschi,
Enrico Menotti,
Giacomo Contin,
Guido Cupani,
Luca Marseglia,
Luca Panizzi,
Maria Grazia Izzo,
Martina Dell'Angela,
Michele Guerrini,
Sebastiano Anderloni,
Stefano Levorato.
I tre Dipartimenti, che partecipano all'organizzazione del Dottorato in Fisica, offrono alcuni corsi specificamente destinati ai dottorandi. Inoltre i dottorandi possono includere nel proprio percorso formativo corsi universitari delle Lauree Specialistiche in Fisica ed Astrofisica e corsi di altre istituzioni ( SISSA, ICTP, ...), che risultino di particolare interesse per la loro formazione e per la ricerca che intendono svolgere. Nella tabella che segue sono inclusi puntatori alle pagine web corrispondenti. Infine, ad ogni dottorando è richiesta la partecipazione a due scuole nazionali o internazionali durante il triennio. Alcune scuole verranno segnalate in fondo alla tabella.
Sulla base dei Piani di Studio approvati, verrano attivati i corsi corrispondenti, tra quelli elencati in tabella. Indicativamente, a meno di accordi particolari, saranno attivati i corsi con almeno due studenti.
Secondo le indicazioni espresse dal Collegio, i corsi offerti sono stati raggruppati per aree omogenee in blocchi con responsabile unico, e per quanto possibile i corrispondenti accertamenti finali saranno unificati. Nei casi in cui il numero totale di ore offerte in un blocco superi notevolmente le 20 ore (per esempio: fisica sperimentale delle particelle con acceleratori), potra` essere formulato un piano che includa solo parte degli argomenti proposti; la commissione didattica si riserva per l'approvazione di verificare la coerenza del programma proposto. Ulteriori informazioni sulla formulazione dei "percorsi formativi", per un totale di almeno 80 ore di lezione, sono riportate dopo la tabella dei corsi attivabili.
In alcuni casi vengono proposti anche cicli di seminari informativi, di durata totale inferiore alle 10 ore; per questi seminari non è previsto un accertamento finale e le ore corrispondenti non vengono in linea di principio conteggiate nel totale di 80 ore minime.
Gli orari delle lezioni verranno annunciati ("tba") dopo la formulazione dei piani di studio, in base agli accordi presi tra i diretti interessati. La maggior parte dei corsi sara` tenuta entro l'estate; alcuni docenti hanno preannunciato di preferire il periodo autunale a causa di altri impegni. Informazioni sui programi dei corsi si possono ottenere cliccando sui titoli. Per alcuni corsi già tenuti nel XX ciclo sono disponibili dispense o presentazioni in formato elettronico.
Organizzazione dei Percorsi Formativi del
Dottorato in Fisica
Stralcio del
verbale n.48
della seduta del 28/01/2005 del Collegio Docenti relativo all'organizzazione
dell'attività didattica.
Si osserva che gli accertamenti didattici (spesso in forma di relazioni o di seminari monotematici) sono sempre stati adeguati; si ritiene opportuno lasciare ai docenti la flessibilità per quanto riguarda il tipo di accertamento.
Molti dei presenti auspicano la partecipazione dei dottorandi a corsi di laurea specialistica che essi non hanno seguito in precedenza e che potrebbero essere importanti per la loro formazione,
...
Il Collegio decide di chiedere ai dottorandi un minimo di 80 ore di corsi di formazione, eventualmente inclusivi di un corso di laurea specialistica nello spirito suddetto, e di suggerire agli studenti che un corso da circa 20 ore sia in un'area diversa da quello del campo di ricerca del dottorato. Resta immutata la richiesta di partecipazione a due Scuole di dottorato. Il Collegio decide anche di incoraggiare i dottorandi a seguire l'attività seminariale nei rispettivi Dipartimenti e in genere proposta nelle Istituzioni scientifiche locali. Il Collegio auspica che il periodo di formazione si concluda entro il primo anno (tassativamente entro il secondo), a meno di problemi indipendenti dalla volontà dei dottorandi.
Il Collegio da' mandato alla Commissione didattica di riorganizzare gli attuali corsi ``brevi'' di varia durata (da 5 a 15 circa) in blocchi omogenei per area da una ventina di ore ciascuno, identificando un responsabile unico per ogni blocco. Il Collegio altresì programma per il futuro di cercare di organizzare tutti corsi dell'ordine di una ventina di ore.
Stralcio del verbale n.8 della seduta del 12/01/2001 del Collegio Docenti relativo all'organizzazione dell'attività didattica, integrato con uno stralcio del verbale n.9 nella seduta successiva del 15/02/2001 (Verbale n.8 completo: ps, pdf; Verbale n.9 completo: ps, pdf).
Il Collegio nomina una commissione didattica composta di tre membri, uno per Dipartimento, con l'incarico di esaminare il curriculum dei nuovi dottorandi ed evidenziare le eventuali lacune. La durata in carica della commissione sarà di un anno con eventuale riconferma dei commissari. La commissione attuale è composta da: Marino Mezzetti (Dip. Astr.), Silvio Modesti (Dip. Fisica), Daniele Treleani (Dip. Fisica Teorica) (Verbale n.15 del 12/2/2002).
La commissione curerà la formazione didattica attraverso una serie di iniziative di cui informerà il Collegio, istituendo, sulla base delle esigenze annuali, per ogni dipartimento: un corso politematico costituito da moduli di 8-10 ore ciascuno, tenuti da ricercatori e docenti dell'area scientifica di Trieste. Cioè circa sei moduli su argomenti di carattere generale. Di questi sei, due dovrebbero essere comunque garantiti da ciascun dipartimento, indipendentemente dalla situazione dei dottorandi del dipartimento per il Ciclo in questione.
In totale il dottorando dovrà aver accumulato almeno 60 ore di corsi che potranno ovviamente includere anche moduli offerti da dipartimenti diversi dal proprio (NB: attualmente sono richieste 80 ore).
Eventuali corsi seguiti per colmare lacune relative allo specifico argomento di tesi di dottorato non concorrono alle 60 ore.
Il dottorando potrà scegliere minicorsi di 4-6 ore tenuti da ricercatori stranieri od italiani provenienti da altre sedi che siano in visita ai dipartimenti, oppure, previa disponibilità economica, vengano invitati apposta.
Se necessario la commissione può suggerire che la/il dottoranda/o segua, in alternativa al corso politematico, corsi universitari istituzionali che risultino di particolare interesse per la ricerca che il dottorando dovrà svolgere. Lo stesso dicasi per i corsi organizzati dalla SISSA o dall'ICTP.
Sarà invece responsabilità di ciascun tutore di suggerire ai dottorandi la partecipazione nell'ambito dei tre anni ad almeno due scuole di dottorato nazionali e/o internazionali.
Alla fine dei moduli, non ci sarà un esame finale, ma una verifica di quanto appreso. Tale verifica potrà consistere in un breve seminario, od una piccola ricerca o la soluzione di alcuni esercizi, su cui la commissione relazionerà al Collegio.
Al termine di un Congresso o Scuola i dottorandi dovranno relazionare ai relativi dipartimenti su un particolare argomento che li abbia particolarmente interessati.
Alla fine di ogni anno di corso, i dottorandi dovranno presentare in un progress report orale la ricerca svolta nell'anno. Il progress report sarà di 15 minuti il primo anno, 30 il secondo e 45 il terzo e sarà apprezzato l'uso dell'inglese. Tale obbligo permetterà al Collegio il monitoraggio delle varie attività ed ai dottorandi di imparare a presentare pubblicamente i propri risultati.