Trieste, 15-1-2001

 

Prova scritta di Fisica Generale I

Univ. di Trieste – Facoltà di Ingegneria

A.A.1999-2000 – Sessione Invernale – I Appello

 

Problema 1

 

Un corpo di massa m scivola su un piano inclinato AB, che forma un angolo q rispetto all’orizzontale, partendo dalla sommità B con velocità iniziale nulla. Il coefficiente md di attrito dinamico tra corpo e piano è noto. Alla base del piano inclinato si trova una molla, di costante elastica k nota, con un estremo fissato in A e con il secondo estremo libero, in condizioni di riposo, nella posizione C, a distanza L nota da B, come indicato in Figura 1. Il corpo, quando viene a contatto con la molla, la comprime fino a che l’estremo libero raggiunge una posizione C’ a distanza x0 da C, e quindi inizia a risalire sotto la spinta della molla stessa.

a)      Rappresentare tutte le forze applicate al corpo quando questo si trova a contatto con la molla, in una stessa posizione C’’ intermedia tra C e C’,  con due diversi diagrammi di corpo libero: il primo corrispondente alla fase di discesa del corpo, il secondo a quello di risalita ;

Utilizzando il lavoro delle forze applicate al corpo, determinare:

b)      la velocità v del corpo al passaggio per C durante la discesa;

c)      la massima deformazione  x0 della molla;

d)      la velocità v del corpo al passaggio per C durante la risalita.

Assumere nei calcoli:

m = 0.100 kg;  q = 30°;           L = 1.00 m;      md = 0.10;        k = 100 N/m;   g = 9.81 m/s2

 

Problema 2

 

Il diagramma di Figura 2 rappresenta la vista dall’alto di tre dischetti appoggiati su una superficie orizzontale priva di attrito. I dischetti di masse m e 2m, collegati rigidamente da un’asta di massa trascurabile e lunghezza L, sono inizialmente in quiete. Il terzo dischetto, di massa 3m, si muove con velocità v verso il disco di massa m, in direzione ortogonale all’asta; in seguito all’urto completamente anelastico, i dischi rimangono attaccati. Assumendo i tre corpi puntiformi, determinare in funzione di m,  L e v,  immediatamente dopo l’urto:

a)      la posizione del centro di massa del sistema;

b)      la velocità del centro di massa;

c)      la velocità angolare di rotazione del sistema, in modulo e verso.

Determinare inoltre:

d)         la frazione di energia cinetica totale del sistema persa nell’urto anelastico.

 

Problema 3

 

Una quantità pari a n moli di un gas ideale biatomico viene sottoposta a trasformazioni approssimabili come reversibili, che formano il ciclo rappresentato in Figura 3: nella trasformazione AB la pressione cresce linearmente all’aumentare del volume, la trasformazione BC è isoterma, la trasformazione CA è isobara. Sono note la pressione pA ed il volume VA nello stato A, e la pressione pB ed il volume VB nello stato B. Determinare, in unità S.I.:

a)      Per ciascuna trasformazione il lavoro compiuto, il calore scambiato, la variazione di energia interna del gas;

b)      Il rendimento del ciclo;

c)      La variazione di entropia del gas per ciascuna trasformazione.

Assumere nei calcoli:

R = 8.31 J mol-1 K-1;    n = 0.10 mol;   1 atm = 1.013 ´ 105 Pa;

pA = 1.0 atm;    VA =  2.5 litri  ; pB = 3.0 atm;    VB =  4.0 litri ;

 


C

 

 

B

 

A

 

Figura 1

 
 

2m

 

L

 

m

 

Figura 2