From Luciano.Bosisio@ts.infn.it Fri Feb 2 10:56:44 2007 Date: Fri, 2 Feb 2007 00:22:37 +0100 (CET) From: Luciano Bosisio To: Giuliana Rizzo Cc: Francesco Forti , 'Valerio Re' , 'Lodovico Ratti' , 'Gianluca Traversi' , massimo.manghisoni@unibg.it, 'Stefano Bettarini' , 'Mauro Villa' , 'Alessandro Gabrielli' , giacomini@ts.infn.it, 'Livio Lanceri' , 'Lorenzo Vitale' , 'Pietro Cristaudo' , 'Marco Bomben' , 'Irina Rachevskaia' Subject: Minute riunione telefonica per nuovo Ibrido FSSR2 Vi invio le minute della riunione telefonica di oggi. In allegato trovate una nuova descrizione del routing delle linee al connettore, preparata da Pietro tenendo conto delle decisioni prese nella riunione. A breve faremo circolare una bozza delle specifiche. Saluti, Luciano Minute della Riunione telefonica per nuovo ibrido a 3 chip FSSR2 01/02/2007, ore 10 1) Scelta del connettore e assegnazione dei pin. Si conferma la scelta del connettore Kel a 80 pin proposto nel documento di Pietro. Valerio avverte che per la lettura del lato n (elettroni) è necessaria una soglia di segno opposto, che NON può essere generata internamente ma va fornita dall'esterno attraverso le pad 238 e 239 (la differenza delle due tensioni definisce la soglia). Con l'aggiunta delle line di Shift-Out separate per ogni chip, questo porterebbe il totale dei pin necessari a 84. Si rende quindi necessario sacrificare qualche altra linea, se non si vuole aumentare ulteriormente la dimensione del già ingombrante connettore. Si decide di non portare al connettore le linee di Core-Talking (3 linee LVDS = 6 pin), ma di renderle accessibili tramite pad sull'ibrido. Si arriva così ad un totale di 78 pin. Pietro propone di lasciare "vuoti" i due pin rimanenti, utilizzandoli per 'separare' le linee di bias al detector. 2) Identificazione dei chip. L'identificazione dei chip all'interno dell'ibrido è prevista avvenire tramite tre pad da collegarsi a GND o a DVDD (= 3 bit). Nella schematica fornita da Fermilab con l'ibrido 'vecchio' tutti i 6 chip sono collegati allo stesso modo, quindi non sono identificati. (Successivamente Pietro ha verificato che i chip sono stati effettivamente bondati in questo modo.) Si pensa di utilizzare invece la possibilità di identificare i chip. 3) Dimensioni e 'meccanica'. Il connettore, inclusi i fori per il fissaggio, richiede circa 72mm. Questo definisce la larghezza dell'ibrido, a meno che non si voglia montarlo longitudinalmente o in diagonale, soluzioni ritenute poco desiderabili. Da verificare con il progettista meccanico la compatibilità con la meccanica del telescopio (Livio+Luciano). Sulla posizione dei tre chip non ci sono vincoli stretti. Dato che occorre bondare delle piste sui lati questi non possono essere accostati l'uno all'altro. D'altra parte la presenza di un pitch-adapter rende flessibile la connessione al sensore. Si pensa quindi di lasciare tra i chip una distanza simile a quella dell'ibrido attuale a 6 chip. 4) Montaggio dei chip e componenti passivi sugli ibridi. Giuliana chiede chi dovrebbe montare i componenti sugli ibridi, ed eseguire i bond chip-ibrido. Luciano non ricorda se fosse stato esplicitato questo punto nel corso della conversazione con Cardoso a San Diego. Verificherà sugli appunti, ma ritiene che almeno qualche ibrido lo vogliano assemblare a Fermilab. Quanti dipenderà probabilmente dai costi (ci serviranno ~ 15 ibridi, inclusi alcuni spares). Giuliana fa notare che, se gli ibridi non vengono assemblati da noi, risulterà poi molto difficile eseguire delle riparazioni o reworking, ad es. per sostituire chip rivelatisi difettosi (si ricorda che i chip disponibili non sono testati). 5) Varie (extra-ibrido) Mauro osserva che con l'aggiunta delle due ulteriori linee di Shift-Out la connessione tra la patch-board e la mezzanina richiederà 60 pin anziché 56. Si conviene che la patch-board che smista le linee verso le power supplies e verso la mezzanina dovrà essere collocata vicino all'ibrido. Le connessioni lunghe (diversi m) verso la mezzanina dovranno essere effettuate con cavo schermato a causa della presenza di segnali di alta frequenza (clock a 60-70 MHz). Poiché questo cavo è pesante e rigido, sarà probabilmente necessario un pannellino di transizione ad un cavo più adatto al collegamento con la mezzanina, montata in piggy-back sulla EDRO. [ Part 2, Application/PDF 9.9KB. ] [ Unable to print this part. ]