Sabato 14 - Leon / Ponferrada


Km percorsi
Tempo impiegato
Velocita` media (Km/h)
Velocita` massima (Km/h)
106.28
5h 39' 48"
18.7
65.1

Astorga

Ormai abbiamo preso il ritmo dei pellegrini a piedi, al sorgere del sole siamo gia` in sella. E la citta` deserta e  la luce tenue ripagano dell'aria troppo fresca. Verso Astorga sembra di volare su un biliardo, l'asfalto e` nuovo, non ci sono grossi saliscendi; sappiamo che ci aspettano le montagne e probabilmente abbiamo dentro la voglia di sfidarle subito.
Astorga presenta un'altra grande Cattedrale, stanno celebrando un matrimonio e noi ci presentiamo con la nostra tenuta da ciclista, con lo sporco ed il sudore accumulato dalla partenza. Una signora mi consegna, trafelata, un paio di occhiali dimenticati la notte scorsa da un seminarista; mi prega di consegnarli ad un rifugio del pellegrino che incontrero` piu` avanti. Cio` richiedera` una deviazione abbastanza faticosa per uno sterrato in salita, ma queste piccole cose sono essenza del viaggio; il flusso continuo verso Santiago, a velocita` diverse, fa si` che, attraverso la corrente, un paio di occhiali ritrovino il proprietario.

Cruz de Ferro

Affrontando i Montes de Leon il traffico va per autostrade ed altre grandi arterie; si rimane piacevolmente in silenzio, si comincia a salire dolcemente, il paesaggio cambia, boschi prendono il posto della pianura. Facciamo una sosta per pranzo, in uno dei tanti borghi incontrati, El Ganso. Fa molto caldo, c'e' solo un piccolo bar. Dentro  fresco ed ombra, ma anche una assordante confusione degli avventori locali, un po' alticci; io dentro, lungo su una panca, Corrado fuori, Cristian un po' dentro, un po' fuori.
Il pensiero e` gia` alla salita alla Cruz de Ferro (m.1504), il punto piu` alto dell'itinerario e stiamo raccogliendo energie fisiche e mentali. Poi si va, ognuno del proprio passo, ognuno con se stesso; in realta`, affrontandola con dolce pazienza la salita e` veramente bella e ti regala sicurezza nei tuoi mezzi. La conquista del passo da` euforia, e` la misura del fatto che ce la possiamo fare, Santiago e` molto piu` vicina.
Al passo c'e' una croce dove per tradizione si puo` abbandonare qualcosa, un sasso, un ciuccio, un pacchetto di sigarette, scatole di integratori, il diario tenuto fino a quel giorno; insomma rappresenta la liberazione da un qualche cosa di pesante, ingombrante (lo si carica idealmente all'interno di una pietra, portata da casa, e finalmente la si abbandona).
C'e' una atmosfera mistica, e` un luogo magico.
Cristian, senza allenamento, che non mangia da un giorno, che soffre la sella dopo il 50-esimo Km, continua a stupire per la sua resistenza. Oggi Paolo Bettini ("il grillo") ha vinto la medaglia d'oro di ciclismo su strada alle Olimpiadi di Atene ed il "grilletto" ha fatto sua la Cruz de Ferro.

Molinaseca

Giu` dalla Cruz de Ferro, una discesa lunga ed impegnativa. In senso opposto vediamo salire un dinoccolato olandese in bici (il vero pellegrino fa andata e ritorno); bianco e lungo, decisamente sproporzionato per la bicicletta, sembra uscito da un quadro di un qualche pittore fiammingo. Scendendo la temperatura aumenta, l'ultimo tratto di strada attraversa un bosco bruciato, gli odori sono acri.
In fondo si trova Molinaseca, con un tranquillo torrente; sotto le arcate di un ponte ci si puo` concedere un fresco tuffo, con indosso i pantaloncini, che hanno certamente bisogno di una sciacquata. Piacevolissimo (e meritatissimo). 
Ultimi Km per raggiungere Ponferrada, in fastidiosi saliscendi (perche' non costruire un viadotto ogni tanto ?).

Astorga Foncebadon
Cruz de Ferro
Astorga
 Foncebadon
Cruz de Ferro
San Marcos Cristian oggetti abbandonati
Leon (Hostal de San Marcos) Il grilletto alla Cruz de Ferro Cruz de Ferro, Oggetti "abbandonati"
San Marcos San Marcos San Marcos
Pericolo !  Attraversamento pellegrini
Verdi montagne
Pellegrino in bici, caduto